Bambini a tavola, il rispetto delle regole e un modello da seguire per assumere un comportamento corretto
Insegnare ai piccoli come condividere correttamente con gli altri un determinato tipo di spazio all’interno dell’ambiente domestico non è semplice, soprattutto quando dall’altra parte della barricata c’è un individuo in tenera età, che ancora non conosce l’importanza e il senso di alcune regole di base, alle quali doversi attenere per poter assumere un comportamento sano, adeguato ad ogni contesto. Soprattutto a tavola, mentre si vive nella massima convivialità con amici, parenti, coetanei e altri membri della famiglia, la sfida educativa diventa avvincente, in primis per i genitori, in veste di figura parentale di importanza fondamentale per chi attraversa le fasi di sviluppo più disparate.
Così, il semplice fatto di dare loro un esempio, fornirgli un modello ben delineato da seguire o promuovere un vademecum di regole fondato sul significato del buon senso e del rispetto per tutti, rappresenta un viatico propositivo da non sottovalutare, per insegnare ai piccoli come ci si comporta in alcuni momenti della giornata, dove la condivisione, il rispetto e i buoni costumi fanno da padroni nel mentre si vive insieme agli altri.
Un esempio da seguire, il comportamento dei genitori viene prima di tutto
Fin dall’età prescolare, ne sono convinti gli esperti della pedagogia, ogni bambino comincia ad immagazzinare comportamenti e modi di fare proposti, più o meno implicitamente, da uno o più adulti di riferimento, trasformando ogni esperienza maturata, in un naturale e graduale processo di interiorizzazione. In questo modo, un esempio da seguire, attraverso il quale favorire l’apprendimento delle buone maniere, deve essere promosso dai genitori, da sempre considerati responsabili numeri uno nel suggerire ai figli le regole per una corretta educazione, attraverso una vera e propria missione educativa da perseguire.
Quando questi ultimi dimostrano di attenersi a delle norme comportamentali adeguate ai diversi contesti di vita quotidiana, anche i bambini ne traggono benefici, replicando quanto messo in atto dalle mamme e dai papà e accrescendo autonomia e autostima.
Il rispetto delle regole di base, dall’idea di condivisione alla pratica del buon senso
“Non si mastica con la bocca aperta”, “Non si parla mentre si mangia”, “Si dice per favore, grazie”. Quanti di noi abbiamo ascoltato almeno una volta, da piccoli, questi consigli dai nostri genitori e ne abbiamo fatto una lezione di vita? Ebbene ancora oggi, tali espressioni, rappresentano solide fondamenta sulle quali poter costruire un vero e proprio vademecum fatto di piccoli accorgimenti ai quali attenersi per promuovere nel bambino uno sviluppo comportamentale ben orientato verso il vivere comune e il senso della civiltà.
Se a queste minime regole da proporre ai piccoli ogni giorno, si aggiungono tutti quei comportamenti attraverso i quali poter favorire l’interiorizzazione, i bambini impareranno bene ogni lezione e sapranno come mettere in pratica quanto appreso, per il resto della loro vita.
Un ultimo passaggio fondamentale, da considerare alla base di una concreta promozione di comportamenti e atteggiamenti corretti da assumere a tavola, riguarda il maturare dell’idea stessa di condivisione, seguita da una pratica sempre più imprescindibile e legata alle dinamiche del buon senso. Ogni bambino, a prescindere dall’età evolutiva che lo contraddistingue, deve essere coinvolto nelle situazioni di vita nella maniera più naturale possibile: solo in questo modo può iniziare a capire cosa è bene e cosa non è bene fare o dire in determinati momenti.
Importante è usare modi di interagire e toni di voce pacati, soprattutto quando il piccolo attraversa una fase di sviluppo per la quale consapevolezza del modo di essere e piena coscienza di ciò che lo rappresenta costituiscono dei traguardi, ancora lontani, da oltrepassare.