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I disturbi del comportamento alimentare, condizioni psichiche che necessitano della giusta attenzione

Soprattutto a causa della problematica Covid-19 che attanaglia non solo gli anziani o gli adulti di ogni fascia d’età, ma anche i bambini, si è verificato un incremento di angoscia e traumi che probabilmente, specie i piccoli, porteranno dietro tutta la vita. Tra i disturbi correlati alla fobia di contrarre il virus, aumenta il numero degli individui in fase pre-adolescenziale che soffrirebbero di bulimia o anoressia, condizioni patologiche da non trascurare, per evitare di arrecare danni gravi ad un organismo sensibile ed in crescita.

Tra gli alimenti e le emozioni esiste un legame

Il parere degli esperti è sempre più orientato all’adozione di una strategia che possa portare l’attenzione dei bambini verso un miglioramento globale della loro condizione psichica. In questo modo, attraverso il semplice fatto di vedere il cibo non come un nemico, (ma in relazione a quanto di necessario apporta al corpo in fase di maturazione), di solidificare il legame che gli alimenti hanno con le emozioni e di incentivare una migliore comprensione del ruolo del cibo nella dieta alimentare, si può gestire ogni situazione avversa in maggiore autonomia e approntando un punto di vista differente.

I disturbi del comportamento alimentare sono di natura psichica e si manifestano attraverso l’espressione più profonda di disagio interiore che i piccoli proiettano verso il mondo esterno. Quando si cresce, poi, l’immagine fisica viene percepita in maniera alterata, attraverso la quale bambini e adolescenti in via di sviluppo tendono a vedersi più grassi di quelli che sono, facendo crollare, di fatto, l’autostima. Il cibo, in questo caso, si riscopre mediante una vera e propria carica di emozioni e sensazioni.

Il ruolo dell’eduzione alimentare, sensibilizzazione e riflessione

È quindi consolidata l’ipotesi di molti esperti secondo la quale ogni alimento venga introdotto nella dieta quotidiana, soprattutto nei bambini, crea delle forti emozioni, fino a sensibilizzare in modo efficace gli individui che percorrono le varie tappe di vita. Attraverso delle iniziative che invogliano i bambini a rendersi partecipi e a riflettere sul crescente fenomeno del disturbo alimentare, possono compiersi dei veri e propri passi in avanti, che se da un lato aiutano ad inquadrare la tematica in maniera diversa, dall’altro apportano dei segnali di speranza attraverso i quali poter adottare delle missioni educative equilibrate ma specifiche.

Avere la consapevolezza del cibo inquadrato come sostentamento e in relazione ad un vero e proprio elemento indispensabile per vivere forti e in salute, significa  per i bambini godere di un nuovo senso di sé e di tutti gli innumerevoli vantaggi derivanti da uno spiccato senso di responsabilità che negli anni aumenta e non regredisce. Iniziative particolari che hanno come obiettivo quello di descrivere a tutto tondo il ruolo di fondamentale importanza che ricopre l’educazione alimentare, può aiutare i bambini a rendersi protagonisti del loro modo di mangiare per crescere, e mangiare in maniera consapevole, evitando sempre più di incappare in quelle trappole che tutti (o almeno in parte) sanno essere senza via d’uscita.